“Devo credere in me stesso e soprattutto rendermi la vita più leggera, perché non si può vivere sempre con la paura“. Lottare non è facile, ma rinunciare alla propria esistenza è peggio. Solo una grande forza di volontà e tanto amore possono farci sprigionare tutti i “colori del nostro arcobaleno”.
Aurelio Mariotti, “I colori dell’anima”.
Aurelio Mariotti e me, dall’intervista per “Vivere i talenti” per l’Ass. Culturale Phoebus.
Ho conosciuto Elio qualche tempo fa, quando ho avuto modo di dialogare e confrontarmi con lui sulla sua drammatica ma profondamente trasformativa esperienza di vita che lo ha colpito nel 2009: un incidente stradale di cui non ricorda assolutamente nulla.
Ora vi scrivo del suo ultimo libro “I colori dell’anima”, che è il secondo sotto forma di diario, pubblicato l’anno scorso (2021) con il gruppo Albatros –Il filo, in cui racconta gli ulteriori cambiamenti avvenuti nel suo percorso di recupero rispetto alla situazione raccontata nel primo libro “Una finestra sul mondo”, del 2018.
Dopo essere stato in coma per tre mesi, Elio si è risvegliato in ospedale senza ricordare nulla e senza consapevolezza alcuna della sua condizione. Come lui stesso ha detto, “il tempo così come tutto il resto mi scivolava addosso, non riuscivo a distinguere il sogno dalla realtà”.
È stata proprio la scrittura a supportarlo nel lungo percorso di riabilitazione cognitiva e motoria seguito in Italia e all’estero, in particolar modo per recuperare la memoria e ricapitolare le sue giornate fatte di impegno quotidiano per costruire una nuova forma. Percorso che tuttora Elio segue, perché per lui “è sempre lunedì”: ogni giorno si alza e fa i suoi esercizi per muoversi, parlare, mantenersi attivo. Le sue giornate sono scandite dai colori che – come racconta nel suo ultimo libro – associa al suo stato d’animo del giorno. Le sue pagine sono piene di “verde speranza”.
Chi era Elio prima dell’incidente e chi è Elio adesso?
Questa è una domanda che gli viene posta spesso e la sua riposta è spiazzante. Nonostante la sofferenza e le difficoltà, lui testimonia d’essere MIGLIORATO.
Elio dice di essere diventato una persona più altruista, meno arrogante, meno saccente di quanto fosse prima dell’incidente. Dava tutto per scontato – come molto spesso accade a tutti noi – mentre dopo il risveglio dal coma, era solito guardare la vita accadere dalla finestra del bagno, le persone camminare, muoversi, respirare… tutto vissuto senza rendersene conto, meccanicamente.
Da quel momento per lui ogni passo è stato ed è una conquista che gli fa godere ogni minuto del suo presente.
La sua riabilitazione è stata molto costosa, ma Elio è stato aiutato dalla sua famiglia e della gente della sua comunità in Sardegna (vive ad Arzachena) anche economicamente, perché il suo recupero è stato molto costoso.
Ma quanto è difficile per Aurelio accettare di farsi aiutare nel quotidiano per ciò che non è più in grado di fare in completa autonomia? Come ad esempio accettare di usare una stampella o la carrozzella?
Nel suo primo libro, Elio scriveva che allora la rabbia e la paura non gli permettevano di accettare di non poter più fare da solo ciò che prima era ovvio, mentre ora lui ha preso coscienza che la sua nuova forma richiede un certo tipo di attenzione e che come lui stesso afferma “se accetto l’aiuto, ho capito che posso stare al mondo”, ma anche che “se credo in me stesso, la mia vita è perfettamente normale”.
Così l’animo di Elio si colora di “verde speranza” e di “giallo gioia di vivere” per le sue attività giornaliere, per i suoi “soli interiori” che si ravvivano.
Per Elio l’essere umano ha colori speciali che l’arcobaleno naturale non ha, perché l’umano è un essere complesso ma speciale per le sue potenzialità e la sua unicità.
Il messaggio di Elio è quello di non arrendersi di fronte alle difficoltà e ai dolori della vita, perché anche se ci sono cambiamenti dai quali non si torna indietro, si deve credere in sé stessi e difendere il proprio diritto di vivere nel miglior modo possibile, utilizzando le proprie capacità e risorse per proseguire cogliendo tutti i benefici che una o più vie alternative possono portare.
Un giorno tramite un nostro scambio su whatsapp gli ho detto: “Elio, è davvero ammirevole la tua forza di andare avanti.”
“Quello che ti salva è l’amore, Serena!”
Vi consiglio di leggere i suoi due libri che potete trovare sia in formato cartaceo sia in e-book in tutti i principali canali online e nelle librerie. La sua testimonianza di vita aiuterà molte persone, come ha insegnato molto a me.
Grazie Elio.
Serena Derea Squanquerillo