Stare da soli equivale a sentirsi soli?

Stare da soli equivale a sentirsi soli

Maturando ho imparato che non sempre è così. Non necessariamente.

Fin da piccola ho scelto spesso la solitudine come occasione per fare introspezione e tentare di conoscermi meglio.
Tentavo sì, perché quando mi guardavo dentro mi imbattevo in voragini.

Provavo panico più per ciò che di me sentivo mancare piuttosto che per ciò che sentivo essere di troppo e occupare quei vuoti.

A volte mi sentivo sola a causa di quelle parti importanti di me che sentivo perse e che mi ostinavo a cercare fuori di me, illudendomi di essere incompleta.
Purtroppo non bastava.
Ci si può sentire da soli anche in mezzo alla folla quando non si ha fiducia in se stessi.

Mi sentivo sola ma mi adattavo, vivendo come una groviera con parti al buio.
Finché ho capito che l’esterno non faceva altro che riflettermi ciò che avevo già in me e che reclamava la mia attenzione tramite terzi.

Un po’ alla volta ho scoperto in me ciò che cercavo, illuminandolo con la luce di una nuova e profonda fiducia.

Ho iniziato a stare in mia completa compagnia senza sentirmi più sola perché emergendo dai miei abissi, la mia Presenza si è fatta solida e stabile.
Ho imparato a godere di essa.

Ho preso coraggio quando ho smesso di fare la vittima e ho scelto di prendermi la responsabilità di accogliere le risposte che nascevano dentro di me come le migliori per la mia serenità.

Un atto di coraggio verso la vita e me stessa perché mi sono accorta che ciò che volevo comprendere e che  avrei potuto continuare a far emergere tramite agganci esterni, avrei in realtà potuto trovarlo già in me se solo avessi preso il coraggio di indagare in quella oscurità.

Senza dipendere dalle conferme altrui, perché ho iniziato davvero ad esserci io per me.

Il beneficio della mia groviera che continua a completarsi?

Più mi sento integra recuperando pezzi del mio puzzle, più se guardo fuori vedo solo nuove possibilità di cui arricchirmi.

Intendo mantenere questa conoscenza come obiettivo.

Stare da sola per me è stare in compagnia del mio mondo, ricco di tesori reali.
Mi insegna a non sentirmi mai sola perché il rapporto con me stessa esiste, pur non disdegnando la compagnia degli altri quale valore aggiunto e occasione di arricchimento.

Ora contemplo ciò che si svela muovendo nuovi passi.

Derea

(Dipinto: Emile Claus – Ragazza difronte all’acqua, 1892)

  

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