Manto d’onde, Serena Derea Squanquerillo

Manto d'onde, Serena Derea Squanquerillo

Dall’utero dei tuoi abissi,
oh profonda distesa,
le tue onde s’infrangono
ai miei piedi.
Suonano per me messaggi
che per omofonia
risuonano con il linguaggio
del mio sentire.

Onde,
di fronte a voi mi sento goccia.
M’immagino
di impugnare una bacchetta,
e di dirigere con voi
il moto delle correnti.

D’improvviso
la bacchetta si fa ago
e io sono il sarto che tesse
dai vostri fili di spuma
un lungo manto con ricamate
storie di porti lontani.
Lo indosso e camminando
rivesto la terra di mappe
che uniscono
e riducono distanze.

Serena Derea Squanquerillo
Dalla mia prima raccolta “La Magica Danza Delle Parole”.

È una delle tre poesie, insieme a “Stanchezza” e “Patto segreto”, con cui nel 2022 sono arrivata finalista alla X edizione del Premio “I Murazzi” di Torino, per la sezione ‘poesia singola’. Un’esperienza emozionante.

Dipinto: Edward Hopper, “Sulla spiaggia” (1928).

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