Spirito e Materia: 1 + 1 = 3

Spirito e Materia: 1 + 1 = 3

No! Quello che segue non è un trattato esoterico o filosofico basato su concetti teorici (non sarei in grado e non vorrei annoiarvi!), ma la condivisione di una presa di coscienza per me importante avvenuta attraverso esperienze pratiche.

Una delle verità che ho sperimentato e sto approfondendo tramite il mio percorso formativo e di autoconsapevolezza attraverso la ricerca spirituale, è stata l’avere la conferma di quanto Spirito e Materia siano due realtà tra loro complementari e non opposte come elementi che si escludono a vicenda.

Può sembrare un’affermazione scontata, ma troppo spesso si vedono ancora individui e anche ricercatori spirituali che continuano a togliere valore alla Materia o addirittura a demonizzarla, considerando invece lo Spirito di importanza nettamente superiore.
 

Allo stesso modo si continuano a vedere individui che negano lo Spirito e considerano la Materia l’unica verità possibile, fino a mostrare nei suoi confronti anche un estremo attaccamento.

Chiaramente abbiamo a che fare con convinzioni personali, aspetti culturali, tipo di educazione, etc. etc.: fa tutto parte delle varianti dell’esperibile che non approfondirò perché lo sappiamo bene e non è il punto di cui voglio parlare qui.

Per un lungo periodo io ho fatto parte della prima categoria e ho avuto questa tendenza verso l’Alto, non accettando la Materia come altra espressione di me.

Poi è stato proprio nel corso della esplorazione della mia interiorità e della crescente scoperta del mio Sé profondo, che mi sono resa conto in modo vivido che è proprio tramite l’esperienza fisica consapevole che posso manifestare la ricchezza di quella parte più sottile che chiamo “più autentica” perché essenziale e sempre esistente. Mi sono data il permesso di accettarlo.

Tramite l’introspezione, la meditazione e la navigazione interiore ho conosciuto la Coscienza quale punto di unione tra queste due facce della stessa medaglia che rappresentano una il valore di ciò che sempre è, lo Spirito, e l’altra il valore di ciò che permette ad Esso di inserirsi nel divenire, ossia ciò che è soggetto a mutazione e movimento per mezzo della dimensione fisica.

Dall’unione dei due, nasce il terzo elemento che è ciò che diviene: proprio la Coscienza (e la Consapevolezza come misurazione nelle varie fasi del suo procedere) che rappresenta il valore aggiunto rispetto agli altri due elementi.

Ecco perché parlo di 1 + 1 = 3, dove il 3 non è il semplice risultato della somma di Spirito e Materia ma il “Figlio” che rappresenta tutto un Mondo con al suo interno una moltitudine di varianti di combinazioni che contribuiscono alla sua maturazione.

Finché ci sarà la negazione di una delle due complementarità, ci sarà sempre una sensazione di incompletezza e di mancanza o del Padre o della Madre: lo Spirito che infonde vita nel grembo della Materia che genera. E’ tutto parte di un equilibrio.

Si può credere o non credere nel fatto che siamo Esseri spirituali eterni che fanno esperienza in Corpi fisici su un piano materiale o si può credere che la materia sia inferiore in quanto impermanente e grossolana rispetto alla raffinatezza dei piani sottili.

Nel momento in cui però si arriva a percepire contemporaneamente queste due espressioni interconnesse della realtà, ci si percepisce finalmente come il Centro di se stessi, un centro che sarà familiare e che sarà riconosciuto quale radice da cui si è originati come Coscienza che giunge a sapere di esserci e addirittura di essere progenitrice di se stessa.

E tu? che rapporto hai con lo Spirito e la Materia? Mi piacerebbe confrontarmi con te. 🙂

Derea

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