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Morte

Morte, tu ci apri le porte
su ogni tipo di sorte.
Chi ti chiede in consorte
ti fa certo la corte.
Chi protegge la sua “botte”
teme sì le ore corte.
Ma in vero noi
ti affrontiamo ogni notte
quando il sonno ci batte:
noi stacchiamo la spina,
tu trasformi quel che c’inquina
nei resti in cui rinasciamo, di mattina.
Come fenici.

Derea Serena Squanquerillo

Quello che voi siete noi eravamo, quello che noi siamo voi sarete“.
Cripta dei Cappuccini, Roma.

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