In tempi come gli attuali, dove guerre, violenza e massacri rischiano di annebbiare coscienze e offuscare così la capacità e la volontà di vedere ancora la bellezza di ciò che ci circonda e che l’essere “Umano” sia ancora in grado di esprimere, si organizzano eventi che intendono costruire ponti di dialogo, di cooperazione per la pace e l’aiuto reciproco attraverso la musica e l’arte. Buona lettura e buon ascolto!
È il caso del concerto con il fantastico Duo di fama internazionale, formato da Licia Missori e Tomáš Štěpánek, che si è esibito nella serata di venerdì 30 maggio, all’Auditorium “Romina Trenta” della Casa delle Culture e della Musica di Velletri, nella provincia sud di Roma.
La serata è stata organizzata dallo Studio d’Arte e Fotografia di Daniele Cedroni, Graziano Leoni e Giulia Tagliaferri, in collaborazione con l’Associazione culturale Colle Ionci, la scuola di musica “Arcangelo Corelli” e la FondArC (Fondazione partecipata Arte e Cultura “Città di Velletri”).
Il VoiceOver
Ha aperto il concerto, in formazione ridotta, il coro VoiceOver di Velletri diretto dal maestro Marcello Tosti e composto da: Tosti (piano e voce), Alessio Fornini (chitarra e voce), Agnese Spallotta (voce), Sharon Fullin (voce) e Giulia Mastrosanti (voce).
Il VoiceOver è un gruppo vocale nato nel 2022, come laboratorio nel Centro Musicale “Arcangelo Corelli” diretto da Augusto Pallocca e riunisce un gruppo eterogeneo di musicisti e cantanti. La scaletta musicale è un viaggio attraverso i generi come il moderno il R’n’B, il Soul degli esordi e il Pop.
Licia Missori e Tomáš Štěpánek
A seguire, la musicista e compositrice romana Licia Missori al pianoforte e il violinista ceco Tomáš Štěpánek hanno suonato un repertorio di loro brani, alcuni dei quali composti partendo da temi di celebri compositori classici come Mozart e Mendelssohn, riarrangiati e trasformati dal talento compositivo del Duo in una originale commistione di musica classica, rock, metal, pop, progressive.
Molto interessanti gli intermezzi in cui i due musicisti hanno raccontato la genesi della loro collaborazione e la storia dei loro brani.
Un ponte di solidarietà e pace
Al di sopra degli artisti che si sono esibiti sul palco, c’era un’installazione artistica creata dallo Studio d’Arte e Fotografia sul concetto del “ponte”, ispirato dal ponte del violino, quale mezzo e percorso che unisce, crea dialogo e solidarietà tra i popoli; uno strumento che “riaccordi l’umanità”, riconducendola a uno spirito più civile. L’opera, in sospensione grazie a una struttura, è costituita da tredici pezzi, dal più grande al più piccolo, che rappresentano i tredici Stati nel mondo che sono occupati, con i relativi Stati occupanti.
L’intero evento, così come altri in passato, avrebbe sicuramente meritato una maggiore partecipazione di pubblico, considerata l’alta qualità dello spettacolo e del nobile messaggio, ciononostante i presenti hanno fortemente apprezzato e partecipato al dialogo tra le parti. A fine serata, gli artisti si sono fermati per confrontarsi in amicizia con il pubblico.
Mi piace (1)