“Metamorfosi”, la prima mostra personale di EgiStella tra emozioni, dipinti e ceramiche

"Metamorfosi" la prima personale di EgiStella

Sabato 14 e domenica 15 giugno, l’artista veliterna Maria Stella Giuliani, in arte Egi Stella, ha esposto per la prima volta e con un buon riscontro di apprezzamento e pubblico le sue opere nella mostra personale dal titolo “Metamorfosi”, curata con il contributo dello scrittore d’arte Ciro Cianni, che si è tenuta nei locali e nel giardino dell’Atelier – La Sartoria delle Idee, in via Sant’Antonio 4, a Velletri (Roma). Buona lettura!

Si tratta di nove quadri della seconda linea, dipinti su legno prevalentemente di recupero così come quelli della prima collezione chiamata “STELLA”, interamente venduta. Oltre ai dipinti, Egi Stella ha esposto anche la sua collezione di ceramiche realizzate al tornio e dipinte a mano.

Nel pomeriggio di sabato 14 giugno, l’evento si è aperto con Rosalba Montegiorgi, socia dell’Atelier insieme ad Anna Chiara Salvi e Alessandra Mattoccia, che ha introdotto il lavoro di Egi Stella, incoraggiandone il talento, e ha poi ceduto la parola all’assessore allo Spettacolo e al Commercio Paolo Felci che ha portato i saluti dell’Amministrazione di Velletri e ha espresso il suo supporto all’artista.

A seguire, Ciro Cianni ha presentato e illustrato insieme alla emozionatissima Giuliani le opere, il loro significato con il filo conduttore che le connette, la tecnica e i materiali. «Stella – ha affermato Cianni – è realmente una risorsa per quello che fa e riesce a tirar fuori da un semplice pezzo di legno che lei coccola, custodisce e porta a nuova vita. L’idea è quella di misurarsi con un luogo che non dà quella tranquillità di pennellata.

Lei va a cercare quelle venature, difficoltà e ferite con cui lei, in tutte le sue opere e nei titoli, si va a confrontare, con un senso di crescita e miglioramento. Normalmente – ha continuato lo scrittore – nelle mostre si usano più parole nel titolo, mentre con l’utilizzo della sola parola “Metamorfosi”, da una parte Stella ci mette in difficoltà perché ci dà un unico percorso, un’unica stanza in cui entrare e da visitare, ma dall’altra, questa parola ci dà la possibilità di questo cambiamento insieme all’artista.»

«Tutti i miei lavori – ha dichiarato Egi Stellasono autobiografici e raccontano emozioni ed eventi che ho vissuto in prima persona, ma che sono comuni a molti. I colori molto accesi rappresentano la mia creatività, che per molto tempo è stata bloccata».

“Metamorfosi” racconta il faticoso processo del cambiamento, che può essere doloroso, ma “solo attraversando la sofferenza si può riscoprire una nuova rinascita”. “Metamorfosi”, che dà il nome all’intera mostra, “Giudizi”, “Amore” e “Solo Io” sono alcuni dei titoli delle opere che scandiscono questo percorso interiore di profonda e intima trasformazione.

La scelta del materiale di riuso è determinata proprio dall’intenzione di evidenziare “quanto sia imprevedibile la vita e di quanto non bisogni dare tutto per perduto: c’è sempre uno spiraglio di luce che può capovolgere il destino”, come si legge nel suo catalogo.

«Le tavole che scelgo per dipingere – ha spiegato l’artista – sono recuperate da cantieri edili, sono materiali usurati dal tempo, dagli eventi. Io con la mia arte cerco di donargli nuova vita, mantenendo però i segni del passato. Non copro mai tagli, buchi o macchie, anzi, cerco di esaltarli perché quei segni sono parte del loro passato, lo stesso passato che le ha condotte alle mie mani.

Ho sempre considerato il legno un materiale vivo, che cambia nel tempo, si muove. Prima di iniziare una composizione artistica – ha concluso –, trascorro molto tempo a osservare le tavole; cerco di seguire il movimento delle sue venature. Questo rende le mie opere pezzi unici, non può esistere un pezzo uguale ad un altro, un po’ come noi esseri umani, unici e speciali».

Dopo l’inaugurazione, Egi Stella si è fermata a dialogare con i presenti e diversi artisti del territorio, tra cui Giancarlo Soprano, scultore del bronzo già ospite del blog, e Sonia Ricci, artista bodypainter, durante il buffet offerto per la serata.

Articolo uscito anche sul giornale l’Artemisio uscito in edicola sabato 21 giugno.

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